16May

Blue Growth: Polo DLTM e Tecnomar, un mare di opportunità per la Liguria

Potenzialità, opportunità, presente e futuro: sono state queste le direttrici della conferenza di presentazione delle attività del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine tenutasi questa mattina al Circolo Ufficiali della Spezia dal titolo: “Blue Growth: PoloDLTM, un mare di opportunità per la Liguria”.

La Spezia 2016

Occasione fondamentale per conoscere gli obiettivi e i progetti futuri, con uno sguardo ai successi ottenuti, del DLTM che dal 2009, anno di fondazione, ad oggi conta una notevole crescita di imprese ed organismi di ricerca che hanno deciso di condividere gli obiettivi del Distretto. Si possono annoverare oltre 100 progetti per 100 milioni di euro: tra cui il Master Fortemare (master universitario di secondo livello in System Engineering che ha visto il 90% dei partecipanti alla prima edizione occupati nelle aziende del territorio), 48 progetti di ricerca, 32 di innovazione ricerca-impresa e 9 grandi progetti di ricerca industriale.
Per quel che riguarda il futuro, a metà del 2017 sarà operativa la nuova sede presso l’ex ospedale militare Bruno Falcomatà.

In apertura l’intervento di Lorenzo Forcieri, presidente DLTM: “Il mare per La Spezia è stato ed è grande occasione di lavoro. Oltre alle attività portuali, turistiche e quelle legate alla cantieristica, stiamo registrando uno sviluppo nel settore delle crociere. La “Blue economy” (economia legata al mare) per noi è un fattore importante e decisivo. Abbiamo assolutamente bisogno di mettere a sistema le varie realtà e creare ricchezza, lavoro, sviluppo e occupazione. Il Distretto rappresenta una risposta a queste esigenze. La Liguria è una regione piccola territorialmente, ma diventa grande grazie al mare. Ci sono voluti quattro anni per dare poi vita, nel 2009, al Distretto chee da allora ha registrato una serie di successi, senza mai abbandonarsi ad autocelebrazioni, e oggi rappresenta il punto d’incontro di tre settori: imprese, università e principali centri di ricerca della Liguria; mettendo a sistema ciò che già c’era avendo compreso le potenzialità della città e della regione. Il Distretto è una società privata che conta soci sia pubblici che privati, ma la maggioranza del DLTM è legata ad imprese private tra cui le più grandi della Liguria come Finmeccanica, Fincantieri e Intermarine. Le spese relative alle attività del Distretto sono sostenute soltanto dai soci privati, ovvero non si incide per un solo euro sulle finanze pubbliche. Le aree sulle quali si svolgono le attività sono quelle di ricerca e sviluppo, innovazione imprenditoriale e formazione. Abbiamo in progetto la creazione di una Scuola Internazionale di Tecnologie Marine, percorso post-universitario, alla cui costituzione hanno aderito 13 università e fondazioni in rappresentanza di 6 Paesi: Italia, Belgio, Polonia, Germania, Regno Unito e Turchia”.

Successivamente è intervenuta Cristiana Pagni, presidente di Tecnomar Liguria, consorzio di piccole e medie imprese (cresciute da 69 a 115) della regione Liguria che partecipa alla governance del DLTM, ed imprenditrice nel settore delle tecnologie marine: “Fondamentale al giorno d’oggi per le PMI è investire sulle conoscenze e l’innovazione che sono alla base del successo. Partecipiamo in forma aggregata: 46 micro aziende, 53 piccole e 10 medie imprese tutte legate al settore delle tecnologie marine. La collaborazione tra il Consorzio Tecnomar e DLTM favorisce il rapporto trale PMI, gli Enti di Ricerca e le Università svolgendo attività congiunte con progetti di ricerca, sviluppo e formazione e internazionalizzazione delle PMI. Il 24 maggio inauguriamo il Seafuture&Maritime Technologies, giunto alla quinta edizione. È un evento che si pone lo scopo di portare all’attenzione del mondo il ruolo dell’Italia in quanto centro del Mediterraneo. Si tratta di una manifestazione nella quale potremo confrontarci, crescere in termini di conoscenze”.

Testo tratto dall’articolo di Francesco Truscia, Gazzetta della Spezia

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